mercoledì 30 maggio 2012

Affreschi Veneziani




La tradizione storica di Venezia è rinomata, dal medioevo al rinascimento è stata sempre culla di cultura e arte. Gli scambi mercantili medioevali davano a Venezia il ruolo di porta verso l’oriente. Questa multiculturalità e quest’abitudine al confronto ha portato la città ad avere una produzione artistica fiorente, tanto che nel 1500 venne chiamata “La Città Dipinta”.


Gli affreschi veneziani erano rinomati in tutta la penisola, erano presenti in molti luoghi della città, tanto da diventare una peculiarità degna di un soprannome. La produzione artistica dell’epoca oggi è andata quasi totalmente perduta, troviamo conferma di queste pratiche all’interno delle fonti storiche.








I pochi contributi rimasti non godono dell’adeguata visibilità, rimangono nascosti agli occhi della folla che, noncurante, passa proprio a pochi centimetri da loro. Passando sotto i portici di ruga dei Oresi basta alzare lo sguardo per ammirare ciò che rimane degli splendidi affreschi di noti artisti dell’epoca. Giorgione, Tintoretto, Tiziano e Veronese appongono le loro illustri firme sulle opere artistiche. Queste opere trovavano la loro ideale collocazione nella “Crociera”, ovvero il soffitto dell’ambiente, dei negozi. I proprietari commissionavano l’affresco per dar lustro alla propria attività, distinguendosi da quella dei concorrenti sfruttando l’estro e la bravura dell’artista che si era occupato della decorazione dell’ambiente.







Le testimonianze rimanenti regalano un tuffo in un passato che rimane palpabile nella Venezia moderna, basta guardare vicoli e negozi per tornare indietro nel tempo, negli anni in cui la Serenissima era il fulcro di tutto l’adriatico. 

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